Le lampade ad induzione sfruttano la possibilità di generare la ionizzazione di gas fluorescenti senza l’uso di elettrodi e, quindi, senza scarica, come dimostrato dal suo inventore nel 1890 da Nikola Tesla.
Pertanto, le lampade ad induzione magnetica sono considerate come normali lampade fluorescenti, senza elettrodi ma con una durata di esercizio più lunga di qualunque sistema illuminante moderno e caratterizzata da bassi consumi energetici.
Nello specifico la durata media di una lampada ad induzione, non avendo elettrodi ed altri punti critici, è nell’ordine delle 100.000 ore (circa 25 anni di esercizio) che, paragonata ad una lampada a led (circa 60.000 ore), significa un incremento di durata di oltre il 65%.
Inoltre, anche il decadimento della resa luminosa, cioè la perdita di luminosità di una lampada a induzione con il trascorrere del tempo, è pari solo al 20% in 90.000 ore di esercizio, valore impossibile da ottenere da qualsiasi altro sistema illuminante.
Oltre alle caratteristiche di durata, un altro aspetto importante da considerare è la qualità della luce, che la tecnologia ad induzione può offrire. Essa genera una emissione di fotoni con un range di frequenze il più completo possibile, simile a quello percettibile dall’occhio umano. Con tale sistema, si ottiene un’emissione di fotoni che non solo colpisce piani sia orizzontali che verticali, ma “rimbalza” sulle superfici illuminate creando, quindi, un contesto più uniforme, riducendo i punti luce necessari.
L’induzione, inoltre, può essere dimmerata senza controindicazioni ottenendo una riduzione di consumo quasi lineare alla riduzione di potenza.
La tecnologia Induzione Magnetica è classificata in Gruppo “Esente” dalla norma CEI EN 62471:2009 e, pertanto, non causa alcun problema agli occhi ed alla pelle e crea Comfort Visivo
In merito all’impatto ambientale, sia in fase di produzione che in fase di operatività, le lampade sono totalmente ecologiche e rispettano l’ambiente poiché i materiali sono totalmente riciclabili.